Arquà Petrarca

Sulle colline dei Colli Euganei si erge Arquà Petrarca, uno dei borghi più belli d’Italia dove il verde dei prati si mescola ai toni chiari dei suoi edifici

Le chiare pietre delle case e dei palazzi signorili si contrappongono ai colori vivaci e frizzanti della campagna circostante. Un borgo medievale mantenuto intatto all’interno di una cornice naturale disegnata sapientemente dall’azione umana, con vitigni, uliveti, campi di frutta e frumento.Protetta da Monte Piccolo e Monte Ventolone, la cittadina si chiamava Arquà sino al 1868, quando il nome venne mutato in Arquà Petrarca, rievocazione del grande poeta italiano che visse qui gli ultimi quattro anni della sua vita.Francesco Petrarca descriveva così questo piccolo e prezioso borgo:

Fuggo la città come ergastolo e scelgo di abitare in un solitario piccolo villaggio, in una graziosa casetta, circondata da un uliveto e da una vigna, dove trascorro i giorni pienamente tranquillo, lontano dai tumulti, dai rumori, dalle faccende, leggendo continuamente e scrivendo.

Il poeta poteva godere di un paesaggio non così diverso da quello attuale: case di pietra, lavatoi, boschi di castagni, noci, faggi e frassini, pendii segnati da filari di vite, ulivi e mandorli in fiore.
Ancora oggi è possibile respirare quella stessa quiete, lasciandosi cullare dai suoni di una natura immersa nei ritmi lenti dei paesi di un tempo.La visita di Arquà inizia quasi sempre dal sagrato, dove dal 1389 sorge il sepolcro di Petrarca con busto del poeta. L’arca in marmo rosso di Verona fu costruita dal genero del Petrarca prendendo a modello il sepolcro di Antenore a Padova.

Da visitare la vicina Parrocchiale di Santa Maria Assunta: entrando si possono ammirare gli splendidi affreschi di scuola veneto-bizantina, oltre alla pala di Palma il Giovane e al Polittico del Trecento.Risalendo lungo le vie che conducono alla parte alta dell’abitato si possono ammirare case medievali e abitazioni antiche.
Prime fra tutte la loggia dei Vicari, situata in una caratteristica piazzetta, in cui si riunivano i nobili capofamiglia con il vicino oratorio della Trinità, del secolo XII.
L’oratorio della Santissima Trinità, insieme alla Loggia dei Vicari, rappresenta una testimonianza importante per la nascita del borgo, attorno alla piccola Piazza San Marco.
Qui vale la pena vedere il polittico di Jacobello di Bonomo risalente al 1370. Naturalmente meta immancabile rimane la casa del Petrarca: oggi un po’ diversa dalla fine del 1300 quando fu costruita, poiché i signorotti che si susseguirono nella proprietà la arricchirono e trasformarono. L’impianto originale risale al Duecento e fu il Petrarca stesso a occuparsi dei lavori di restauro dividendo la struttura in due parti, una per la servitù, mentre l’altra ad uso esclusivo del poeta con un bellissimo panorama sui colli. Nel cinquecento, Pietro Paolo Valdezocco, commissionò la loggetta di stile rinascimentale e la scala esterna, e fece dipingere le pareti con scene ispirate al Canzoniere, ai Trionfi e all’Africa, tutte opere del poeta.
Fa eccezione alle varie trasformazioni lo studiolo, rimasto come in origine, con tanto di sedia e libreria. Rimane tale quale anche il gatto mummificato del poeta, oggetto di curiosità per i bambini che visitano la casa.L’anima medievale di Arquà traspare dagli edifici, dalle abitazioni lungo le sue vie, e dalle tante stradine dove si possono scoprire diversi negozi che vendono prodotti tipici come il brodo di giuggiole (liquore molto dolce fatto con le giuggiole, frutto autunnale del borgo), l’olio dei Colli Euganei e il Moscato Fior d’Arancio. Per chi vuole mangiare in paese è possibile scegliere fra una vasta proposta di ristoranti, osterie ed enoteche dove vengono serviti i tipici prodotti della zona.

Da marzo a novembre sono molti gli eventi e le feste che portano vitalità ad un borgo rimasto incantato nella pace di un tempo:

  • Eventi in Casa Strozzi da marzo a ottobre
  • Festa di Maggio che si svolge le prime due domeniche di maggio
  • Festival Euganeo di luglio
  • Serate d’Estate da giugno ad agosto
  • Festa delle giuggiole, le prime due domeniche di ottobre
  • Moscato Arquà Jazz Festival di settembre
  • Sagra della giuggiola a ottobre
  • Festa dell’Olio Novello a novembre