Castello di Lispida

Un complesso di edifici strettamente connesso al territorio circostante

Il Castello di Lispida, come altri castelli sorti fra le colline della provincia padovana, non nasce con lo scopo difensivo proprio del castello medievale, ma piuttosto come rievocazione artistica di un passato nobile e signorile. La costruzione odierna risale alla fine del XVIII secolo e il suo stile fortificato simile a quello di un antico maniero è riconducibile all’eclettismo caratteristico dell’epoca.Sorto in una posizione isolata e tranquilla sulle pendici meridionali dell’omonimo colle, si presenta come un complesso di edifici strettamente connesso al territorio circostante dove trova, non solo un degno contorno estetico, ma anche la prima fonte del proprio sostentamento, grazie alla coltivazione tipica dell’area euganea di viti e ulivi. Siamo nelle vicinanze della località di Monticelli dove già nel 1150 fu costruito il monastero dell’ordine di Sant’Agostino e la chiesa di S. Maria di Ispida. Il castello che possiamo vedere oggi nasce dalla trasformazione di questo antico complesso monastico e della annessa chiesa dedicata alla Vergine, di cui restano solamente alcune murature inglobate nella torre adiacente all’edificio principale. Già nel 1485 gli Eremiti Gerolimini ampliarono gli edifici monastici e ricostruirono la chiesa, ma solo con la soppressione di alcuni ordini religiosi operata dai veneziani nel 1780, il complesso, divenuto proprietà della famiglia Corninaldi, subì una radicale ristrutturazione che diede l’attuale connotazione al castello, contraddistinto da imponenti volumi e da una decorazione sulla sommità degli edifici che imita le merlature ghibelline. La proprietà, persa la vocazione monastica, fu trasformata fin da subito in una importante azienda agricola, dotata di imponenti cantine destinate alla produzione di vini, e mantenne da allora ad oggi la propria attività quasi ininterrottamente.A partire dalla fine degli anni ‘50 l’azienda, dopo una temporanea sospensione delle proprie attività agricole nel periodo della prima guerra mondiale (trasformata in quartier generale re Vittorio Emanuele III°), riprese la sua attività vitivinicola e, grazie all’impianto di nuovi vigneti, diede inizio ad una pregiata produzione di vini esportati in tutta Europa.La proprietà, ancora oggi circondata da un paesaggio idilliaco, comprende una tenuta di circa 90 ettari costituita da boschi, vigneti e uliveti. All’interno della tenuta si trova anche un piccolo lago termale alimentato da sorgenti calde, denominato lago di Lispida: una delle più importanti aree umide ancora presenti nella zona, che fornisce il fango termale agli stabilimenti di Abano e Montegrotto.Oggi il Castello di Lispida ospita al suo interno anche alcuni appartamenti destinati alla ricettività turistica e mette a disposizione gli antichi edifici e l’ampio parco per feste ed eventi. È possibile accedere anche alle sale interne affrescate e arredate con mobili, tappeti e stampe antichi, e passeggiare con naturalezza sui pavimenti in marmo e in legno per accedere fino ai saloni principali attraversando lo studiolo di re Vittorio Emanuele III, godendo degli incantevoli giochi di luce provenienti dalle bifore neogotiche della facciata.